Reykjavík rimase solo una delle tante fattorie d’Islanda fino alla metà del XVIII secolo, quando, Skúli Magnússon aprì una fabbrica tessile che, oltre a tingere lana e farne tessuti, produceva anche corde.
L’insediamento dell’opificio diede impulso alla comunità che crebbe di numero e divenne un municipio nel 1786.
Lentamente, man mano aumentavano i servizi governativi ed ecclesiastici legati al villaggio, esso si trasformava giungendo a contare 5000 abitanti agli inizi del ‘900 e attirando popolazione da ogni zona d’Islanda soprattutto dopo la II guerra mondiale.
Ora Reykjavík conta 117.720 abitanti, il 38% della popolazione totale dell’Islanda.