12 giorni sono l’ideale per visitare l’Islanda in tranquillità senza rinunciare a nessuna attrazione. Seguendo la strada n.1 si può fissare la prima tappa nella regione dei Fiordi Occidentali, quindi proseguire per Saudakrokur, il lago Myvatn, Husavik, Egilsstadir, Hofn, Vik, Porlakshofn, Heimaey, Reykjavik.
Attraversando la regione delle coltivazioni e delle serre occidentali si incontrano le cascate Hraunfossar e Barnarfossar.
In seguito, lasciando la n.1 la strada inizia a costeggiare il magnifico paesaggio dei Fiordi Occidentali, dove nidificano interessanti specie di uccelli artici.
Lasciando i fiordi si giunge all’antica fattoria di torba di Glambaer, e in seguito ad Akureyri, e al lago Myvatn, ricco di fauna, acque termali ( nei pressi è situata la Laguna Blu del nord) e buon punto di partenza per la visita alla grande zona vulcanica del Krafla, con crateri, suggestive solfatare, concrezioni laviche.
La tappa successiva, Husavik, offre l’opportunità di partecipare ad escursioni di whale watching e di raggiungere il Parco nazionale di Jökulsargljufur, con la cascata Dettifoss, situato più a settentrione ( il cosiddetto Circolo di diamante).
Dirigendosi verso Egilsstadir è consigliabile passare dalla zona di Modrudalur, che offre un paesaggio lunare spazzato da forti venti. Tra Egilsstadir e Höfn si estendono i fiordi orientali: onteressante è la visita alla casa-museo di Petra Sveinsdottir, una collezionista appassionata di pietre.
Dopo Höfn ci si avvicina al ghiacciaio Vatnajokull. Dapprima si incontra la laguna glaciale, in seguito il parco nazionale Skaftafell, alle pendici del ghiacciaio. Continuando verso Vík, la n. 1 prosegue attraverso lo Skeidararsandur.
La costa presso Vik merita una sosta: la bellissima spiaggia nera di Reynishverfi con l’arco roccioso di Dyrholaey sullo sfondo vi cattureranno, mentre una deviazione verso Landmannalaugar vi darà un’idea precisa del selvaggio cuore dell’isola.
Prima di risalire verso l’anello d’oro, passando per alle cascate Skogafoss e Seljalandfoss, se il tempo lo permette è interessante un viaggio in traghetto verso le Vestmannayaer, con pernottamento a Heimaey.
Gli ultimi tre giorni sono sicuramente da dedicare al Circolo d’oro ( la pianura di Þingvellir, la cascata Gullfoss, la zona dei Geyser), alla moderna e accogliente Reykjavik e volendo alla Blue Lagoon non lontana da Keflavik.