La graziosa cittadina di Egilsstaðir sorge su un lago legato, come tanti altri in Islanda, ad una leggenda. Si narra che vivesse non lontano un certo Huggy, il quale possedeva molti servi ma ancor più cavalli.
Tra queste bestie ve n’era una, la più bella e la più veloce, che era la sua preferita. Nessuno aveva il permesso di cavalcarla. Una notte un servo, Egill, venne avvisato che la figlia era in pericolo. Senza pensarci prese il cavallo del padrone e corse in aiuto della ragazza. Il fatto non rimase nascosto alle orecchie del padrone che fece chiamare il servo e decise di giustiziarlo.
Egli allora si recò da uno stregone chiedendo aiuto e quello rispose che egli non avrebbe potuto evitare la morte, ma avrebbe potuto chiedere che il suo spirito non lasciasse la terra.
Fu così che Egill subì l’esecuzione, ma si dice che il suo spirito sopravviva ancora, imprigionato nelle profondità del lago di Egilsstaðir, in mostro avvistato di quando in quando dal giorno della sua morte.
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