E’ risaputo che il popolo islandese ha una tradizione ricca di leggende e mistero. Poteva mancare un mostro lacustre? Ovviamente no. A febbraio, molti giornali e network hanno fatto rimbalzare la notizia di un avvistamento, come fosse una novità islandese in risposta al più famoso Nessi, giusto per racimolare qualche soldo in tempo di crisi.

In realtà, anche se ci fosse un intento economico, non si tratta di un’invenzione recente, bensì di una leggenda che risale al XIV secolo.

Due sono le spiegazioni mitiche all’esistenza di questo biscione nel lago Lagarfljót, situato nei pressi dell’abitato di Egilsstaðir: la prima, legata alla leggenda del servo Egil, è da tempo pubblicata in questo sito nella pagina dedicata appunto alla cittadina; l’altra, invece, preferita recentemente dai network, dipinge il mostro come custode di un antico anello conservato in fondo al lago.